casa di campagna - la mia mamma
ci sono cose che abbiamo sempre davanti agli occhi ...ma siamo così abituati a vederle che non ci facciamo più nemmeno caso ..fino a quando ...in un momento particolare....lo sguardo si posa distratto su una di queste...ma poi ci ritorna ...e non vediamo più la cosa che abbiamo di fronte.... vediamo al di là...e i pensieri cominciano a galoppare....
così è stato con questo..che è un quadro dipinto da mia madre....è appeso alla parete dietro al pc...quindi proprio in faccia a me ....lo avrò guardato senza vederlo una infinità di volte...fino a che.... Ricordo che avevamo preso in affitto una casa per l'estate..i week-end...il tempo libero...non lontano da milano ..vicino ad arona ..sul lago maggiore
era una casa rustica... non grande...ma con il giardino ... fondamentale per chi..come me....abita in città...
era primavera....ma il giardino era triste...le aiuole incolte, qualche vaso rotto..e tanta erba...troppa per la verità...che necessitava dell'intervento miracoloso di una falce... sono un tipo creativo ....per cui ho cominciato subito a immaginare come trasformarlo...poca terra... qualche fiore ed una siepe ad abbracciare quello spazio. Sul lato rivolto verso il lago..una finestra si apriva su una vista sconfinata per liberare pensieri; su quello opposto, quello che si vede nel quadro...un discreto riparo, in cui trovare un rifugio sicuro, dove nascondere frammenti del mio tempo.
Quando venne l'estate, ogni sogno..ogni progetto erano là ad aspettarmi al loro posto..in una attesa impaziente. Fu allora che quel giardino emise, con lo sbocciare dei primi fiori, il suo primo vagito. E mai suono fu più delicato e melodioso di quel mormorare di vita. Fu allora che aprii gli occhi per ammirare ciò che fino a quel momento era stato soltanto un desiderio, nascosto tra le pieghe di una speranza interiore.. di un tempo ancora tutto da inventare...
seduta in un angolo di quel nido ..attesi di diventare parte indissolubile di quel tutto, così che desiderio e immagine divenissero una cosa sola, un solo ed unico respiro dell'anima. Le notti e i giorni si inseguirono spensierati, senza mai raggiungersi davvero..e spesso, si concessero delle brevi ed intense pause sul far della sera..per preparare nuove pagine di cielo..fino a che una notte, accadde qualcosa di straordinario...
Al centro di quel giardino, un bocciolo di rosa..ancora avvolto dalle foglie, si stava aprendo piano piano ..c'era la luna e mi sedetti affascinata ..restai ad ascoltare il battito leggero del suo esistere, così simile al mio..a guardare da vicino le minute perle di brina, addensarsi sul volto di quel fiore bambino, riflettersi sui miei pensieri ...lasciando che mi scendessero profondamente dentro. Provai paura e gioia assieme..e, rapita da quel silenzio, fatto di richiami per l'anima, vidi quella rosa aprirsi a poco a poco..come in un sorriso..e in un istante capii che quel sorriso era per me..
Del colore di rosso cupo erano i suoi petali, simili ad un cuore..di un velluto carezzevole..e così il suo essere..al mattino, tutto il giardino si chiuse dentro la sua corolla mentre io attraverso la finestra rivolta verso il lago liberai tutti i miei pensieri..E quel giardino divenne sorgente della mia vita.
Da allora, quel luogo, divenne rifugio di un'anima....
nell'aria... il suono di un fresco profumo..
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