mercoledì 4 maggio 2011

algun dia………dario jaramillo agudelo

 

Annemarie-Peter-Jaumann-Magnolia-Liliflora-148080

Algún día te escribiré un poema que no mencione el aire ni la noche;
un poema que omita los nombres de las flores,
que no tenga jazmines o magnolias.
Algún día te escribiré un poema sin pájaros ni fuentes,
un poema que eluda el mar
y que no mire a las estrellas.
Algún día te escribiré un poema que se limite a pasar los dedos por tu piel
y que convierta en palabras tu mirada.
Sin comparaciones, sin metáforas,
algún día escribiré un poema que huela a ti,
un poema con el ritmo de tus pulsaciones,
con la intensidad estrujada de tu abrazo.
Algún día te escribiré un poema, el canto de mi dicha.

Annemarie-Peter-Jaumann-Magnolia-Liliflora-148080

Un giorno scriverò una poesia che non rammenti l’aria né la notte;
una poesia che ometta i nomi dei fiori,
dove non ci siano né gelsomini né magnolie.
Un giorno scriverò una poesia senza uccelli né fontane,
una poesia che eviti il mare
e che non guardi le stelle.
Un giorno ti scriverò una poesia che si limiti a passare le dita sulla tua pelle
e che trasformi in parole il tuo sguardo.
Senza similitudini, senza metafore,
un giorno scriverò una poesia che profumi di te,
una poesia con il ritmo dei tuoi battiti,
con l’intensità struggente del tuo abbraccio.
Un giorno ti scriverò una poesia, il canto della mia gioia.

lunedì 2 maggio 2011

le 4 coppe

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Quando nacqui trovai una coppa, la bevvi e, in fondo,
trovai una perla:la giovinezza.
La giovinezza mi offrì una coppa scintillante, la bevvi e, in fondo, trovai un rubino: l’amore.
L’amore mi offrì una coppa stupenda, la bevvi e, in fondo,
trovai un diamante: il dolore.
Anche il dolore mi porse la sua coppa, disperato,
la bevvi fino all’ultima goccia.
Oh, gioia suprema! In fondo, trovai Dio!

ho trovato questa considerazione nel web e la trovo molto vicino alla realtà…e voi?

Perché quasi sempre troviamo Dio nel Dolore?

Perché Lo cerchiamo soltanto nella sofferenza; nella gioia invece ci dimentichiamo di Lui, non lo facciamo partecipare alla nostra felicità che preferiamo condividere con tutti tranne che con Lui, mentre nessuno vuol condividere con noi il nostro dolore, restiamo soli, allora ci ricordiamo che Dio esiste ...per chiederGli l'impossibile o incolparLo del naturale.

domenica 1 maggio 2011

dalla cassapanca parole che arrivano dall’antica grecia ma che oggi andrebbero profondamente meditate…..

anche questa volta dalla cassapanca esce “l’antichità”… 
“una lezione” che risale a “qualche tempo fa” i cui autori si chiamano tucidide e pericle….

tucidide…(atene – 460/397 a.c.)… generale e storico greco…fervente sostenitore di pericle

pericle…(atene – 495/429 a.c.) teorico e realizzatore della democrazia in Atene. Non a caso il termine stesso di democrazia è comparso per la prima volta nell'età che da Pericle ha preso il nome.

per continuare a leggere….
http://vorreiraccontartiunastoria.blogspot.com/

 

1°MAGGIO 2011

M182[6]
qualcuno vuole cambiare il primo articolo della nostra costituzione..
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro……
oggi è il 1° maggio….è la Festa dei Lavoratori ma io voglio…paradossalmente… rivolgermi ai bambini…con tre testi dedicati a loro …con l’augurio che possano ricostruire in modo migliore il mondo che stiamo facendo di tutto per distruggere..
”speranza per un bambino” e “se ti dicono….” di marcello bernardi..
”il libertario intollerante” come amava definirsi è stato per molti anni il pediatra più famoso e conosciuto d’italia (di lui vi parlerò in maniera più ampia quando toglierò i miei ricordi dalla cassapanca)
e
”bambini oggi..uomini domani” di georgia douglas johnson
nata in georgia ad atalanta nel 1886… la sua vita è l’esempio delle difficoltà incontrate dalle scrittrici afroamericane nella prima metà del secolo


speranza per un bambino
Che egli sia diverso da noi.
Che non abbia genitori né figli né famiglia né maestri né discepoli né casa né rifugio.
Che non incontri Conquistatori né Condottieri e neppure Santi.
Che non conosca Legge né Ordine né Patria né Religione.
Che non abbia ricchezza né povertà né successo
e che non provi mai l'amarezza della vittoria
né il rancore della sconfitta
e nemmeno l'illusione della pace.
Che tutti gli uomini siano per lui padre e madre e figlio.
Che la mente sia il suo maestro ed egli stesso il suo discepolo.
Che il cielo e la terra siano per lui casa e patria e chiesa.
Che il suo ordine sia la fermezza e la benevolenza la sua legge.
Che l'immaginazione e il coraggio siano la sua ricchezza e il suo potere.
Che non lasci cadere mai la sua spada e che la lotta sia per lui vittoria e sconfitta.
Che la gioia dell'attimo presente sia per lui vita e morte.
Che egli non sia come noi e che possa credere, almeno lui, in un mondo nuovo.


Se ti dicono sempre che sei BRAVO,
sta in guardia qualcuno cercherà di sfruttarti
Se ti dicono sempre che sei INTELLIGENTE,
sta in guardia qualcuno cercherà di eliminarti
Se ti dicono sempre che sei OBBEDIENTE,
sta in guardia qualcuno cercherà di farti schiavo
Se ti dicono sempre che sei BUONO,
sta in guardia qualcuno cercherà di opprimerti
Ma se ti dicono STUDIA, non temere:
tu potrai fare un mondo senza scuole
se ti dicono TACI, non temere:
tu potrai fare un mondo senza bavagli
se ti dicono OBBEDISCI, non temere:
tu potrai fare un mondo senza padroni
se ti dicono CHIEDI PERDONO, non temere:
tu potrai fare un mondo senza inferni
Non credere a chi ti comanda,
a chi ti punisce,
a chi ti ammaestra,
a chi ti insulta,
a chi ti deride,
a chi ti lusinga,
a chi ti inganna,
a chi ti disprezza
essi non sanno che tu sei ancora un UOMO LIBERO



Bambini oggi - domani - uomini!
Poche lune e pochi soli ancora e poi ,
con lunghe membra flessuose essi stanno,
tutti gli uomini della nostra patria!
Mostrate loro la dignità del lavoro;
date loro il tocco materno della terra;
insegnate loro l'abilità dello strumento
e anche gli enigmi della scuola.
Perché favori e ricchezza si dissolvono
in un solo giorno col cipiglio della fortuna;
ma i padroni di un mestiere sono liberi
di assicurarsi un nuovo destino.
Dov'è l'uomo che osa disprezzare
l'uomo onesto nato per lavorare?
Perché il lavoro ha i suoi rudi dignitari
che onorano la veste che indossa!


BUON 1° MAGGIO 2011