"Noi siamo gli invitati della vita: imparare a essere gli invitati degli altri significa lasciare la casa in cui si è invitati un po' più ricca, un po' più umana, un po' più giusta, un po' più bella di come la si è trovata."
Uno dei più acclamati critici letterari a livello internazionale...di origine ebraica ...George Steiner...è l'autore di questa riflessione che va contro un atteggiamento prevalente dei nostri giorni. Si esalta, infatti, sempre più il comportamento da padroni che hanno gli stati più potenti, le classi più abbienti, gli uomini di successo, creando così l'idea secondo la quale si può nel mondo e nella vita usare delle cose e persino delle persone fino ad abusarne. È, invece, necessario ritrovare l'idea che noi siamo solo ospiti e, per di più, di passaggio sulla scena della vita e del mondo. Non è lecito comportarci nelle piccole e grandi cose con quell'arroganza e quella prevaricazione che umilia e distrugge, che finalizza tutto solo al proprio vantaggio ed egoismo...ma non è nemmeno lecito lasciarsi scivolare addosso tutto come se non ci riguardasse...pensiamo solo a come viene trattato non solo il mondo..in senso lato.. in cui siamo ospiti ma anche più semplicemente i luoghi pubblici di una città: perché le strade devono essere così sporche, i palazzi imbrattati da segnacci demenziali, i monumenti feriti, i parchi devastati, i vagoni dei treni o dei mezzi pubblici vandalizzati? Non è forse anche questa una casa comune in cui siamo invitati e nella quale si dovrebbe stare con educazione?
ottima riflessione, rispettare gli altri e il mondo che ci circonda per rispettare noi stessi e i nostri figli.
RispondiEliminaÈ la prima cosa da fare rispettare gli altri, il rispetto reciproco è quello che consolida qualsiasi legame. purtroppo non tutti rispettano questo principio. un abbraccio forte,
RispondiEliminaTomaso