mercoledì 30 dicembre 2009

sii paziente….rainer maria rilke

sii paziente

io non sono……rita levi montalcini

Ho perso un po' la vista..molto l'udito.
Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni.
Il corpo faccia quello che vuole.

Io non sono il corpo:
io sono la mente
.

Rita Levi Montalcini

domenica 27 dicembre 2009

lettera di natale – m.l. spaziani

viale innevato - gianni bonini

viale innevato – gianni bonini

Natale non è altro che questo immenso
silenzio che dilaga per le strade,
dove platani ciechi
ridono con la neve
altro non è che fondere a distanza
le nostre solitudini,
stendere  nella notte un ponte d'oro.
Sono qui col tuo dono che mio illumina
di dieci stelle-lune,
guidandomi per mano
dove vibra un riverbero
di fuochi e di lanterne (verde e viola),
di girandole e insegne di caffè.
Un pino a destra
per appendervi quattro nostalgie
e la mia fede in te, bianca cometa
in cima

sabato 26 dicembre 2009

verso la messa di mezzanotte……m.l. spaziani

caravaggionatds7

caravaggio - natività

Natale è un flauto d’alba, un fervore di radici
che in nome tuo sprigionano acuti di ultrasuono.
Anche le stelle ascoltano, gli azzurrognoli soli
in eterno ubriachi di pura solitudine.
Perché questo Tu sei, piccolo Dio che nasci
e muori e poi rinasci sul cielo delle foglie:
una voce che smuove e turba anche il cristallo,
il mare, il sasso, il nulla inconsapevole.
Invisibile aria: Tu impregni ciò che vive
e solo vive se di te si impregna.
Tu sei d’ogni radice l’alto mistero in musica
che innerva il tralcio - lazzaro e lo spinge a fiorire

sabato 19 dicembre 2009

natale….ricordi

21

qualche sasso…
qualche piccola radice….
una grotta..
poche statuine..
luci che si rincorrono
risvegliando tremule nostalgie

colori
suoni
profumi
pieni di antiche armonie
ricordi sbiaditi
aprono archi di luci
su lontani presepi scolpiti nell’anima

sabato 12 dicembre 2009

l’uomo non vive di solo pane….

"L'uomo non vive di solo pane.
Ha bisogno di luce, di bellezza, di interiorità.

La nostra società si accanisce sul consumo, sul benessere,
e ci rende eleganti eppur volgari, pasciuti eppur vuoti.

Abbiamo perso la capacità di fermarci a contemplare,
di gustare la poesia,
di gioire delle cose semplici e nascoste".

Gianfranco Ravasi

giovedì 10 dicembre 2009

discorso a un bambino……..marcello bernardi

sono passata dal blog  di NostraD’Annus (http://francochirico.blogspot.com/)
e ho letto le sue parole che me ne hanno suggerite altre di una persona per me molto speciale..il prof marcello bernanrdi…
è stato per anni il pediatra di mio figlio…che.. come molti sanno.. aveva un handicap molto grave..ed è stato per tutti quegli anni..e anche dopo…il medico della mia anima..

Se ti dicono sempre che sei BRAVO,
sta in guardia qualcuno cercherà di sfruttarti
Se ti dicono sempre che sei INTELLIGENTE,
sta in guardia qualcuno cercherà di eliminarti
Se ti dicono sempre che sei OBBEDIENTE,
sta in guardia qualcuno cercherà di farti schiavo
Se ti dicono sempre che sei BUONO,
sta in guardia qualcuno cercherà di opprimerti
Ma se ti dicono STUDIA, non temere:
tu potrai fare un mondo senza scuole
se ti dicono TACI, non temere:
tu potrai fare un mondo senza bavagli
se ti dicono OBBEDISCI, non temere:
tu potrai fare un mondo senza padroni
se ti dicono CHIEDI PERDONO, non temere:
tu potrai fare un mondo senza inferni
Non credere a chi ti comanda,
a chi ti punisce,
a chi ti ammaestra,
a chi ti insulta,
a chi ti deride,
a chi ti lusinga,
a chi ti inganna,
a chi ti disprezza
essi non sanno che tu sei ancora un UOMO LIBERO

speranza per un bambino

Che egli sia diverso da noi.
Che non abbia genitori né figli né famiglia né maestri né discepoli né casa né rifugio.
Che non incontri Conquistatori né Condottieri e neppure Santi.
Che non conosca Legge né Ordine né Patria né Religione.
Che non abbia ricchezza né povertà né successo
e che non provi mai l'amarezza della vittoria
né il rancore della sconfitta
e nemmeno l'illusione della pace.
Che tutti gli uomini siano per lui padre e madre e figlio.
Che la mente sia il suo maestro ed egli stesso il suo discepolo.
Che il cielo e la terra siano per lui casa e patria e chiesa.
Che il suo ordine sia la fermezza e la benevolenza la sua legge.
Che l'immaginazione e il coraggio siano la sua ricchezza e il suo potere.
Che non lasci cadere mai la sua spada e che la lotta sia per lui vittoria e sconfitta.
Che la gioia dell'attimo presente sia per lui vita e morte.
Che egli non sia come noi e che possa credere, almeno lui, in un mondo nuovo.


marcello bernardi..il "libertario intollerante" come amava definirsi, è stato per molti anni il pediatra più famoso e conosciuto d'Italia…e credo sia stato uno dei pochi medici che si siano occupati in maniera così pertinente e approfondita dell'educazione dei bambini coniugando sviluppo fisico e motorio con evoluzione psicologica cercando sempre di collegare questi aspetti con il contesto sociale e familiare..Il suo pensiero "provocatorio", singolare e ricco, è stato sempre posto con forza e vigore, con quella giusta intolleranza nei confronti delle certezze conclamate, dei dogmi e delle "verità".
Marcello Bernardi è insomma stato un uomo di parte: dalla parte dei bambini e dei ragazzi, in difesa della loro libertà e autonomia, contro tutto ciò che l'educazione autoritaria e permissiva (due facce della stessa medaglia) riesce, attraverso soprattutto la famiglia, la scuola e la televisione, a incuneare nel cervello e nel cuore dei bambini.


mercoledì 9 dicembre 2009

pesanti?…….

Le persone ti pesano?
Non metterle sulle tue spalle.
Portale nel cuore.

Helder Camara

venerdì 4 dicembre 2009

manifesto sui diritti naturali di bimbe e bimbi – gianfranco zavalloni

dopo i fatti di pistoia..e a pochi giorni dalla 20° Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia
mi piace condividere questo manifesto sui diritti naturali delle bimbe e dei bimbi

potters girl - tomas mykolsitispotters girl – tomas mykolaitis

1 - IL DIRITTO ALL'OZIO
a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti

2 - IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco

3 - IL DIRITTO AGLI ODORI
a percepire il gusto degli odori
riconoscere i profumi offerti dalla natura

4 - IL DIRITTO AL DIALOGO
ad ascoltatore e poter prendere la parola
interloquire e dialogare

5 - IL DIRITTO A SPORCARSI
a giocare con la sabbia, la terra, l'erba,
le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti

6 - IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita,
bere acqua pulita e respirare aria pura

7 - IL DIRITTO ALLA STRADA
a giocare in piazza liberamente,
a camminare per le strade

8 - IL DIRITTO AL SELVAGGIO
a costruire un rifugio-gioco nei boschetti,
ad avere canneti in cui nascondersi,
alberi su cui arrampicarsi

9 - IL DIRITTO AL SILENZIO
ad ascoltare il soffio del vento
il canto degli uccelli
il gorgogliare dell'acqua

10 - IL DIRITTO ALLE SFUMATURE
a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto,
ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle

mercoledì 2 dicembre 2009

due profondi occhi neri

Le ferite dell'anima sono quelle che non si vedono ..ma che sanguinano di più...
io sono convinta..però...che se non si sta ripiegati su noi stessi..compiangendoci...e si dà un senso al nostro dolore...allora la vita riacquista il suo senso e la sua bellezza...
ho perduto mio figlio...e l'anima mia si è squarciata...ma non potevo permettere alla morte di essere fine a se stessa...non potevo chiudermi al mondo...non potevo non cercare di capire cosa Dio volesse da me...e mi sono messa in ascolto...mi sono guardata attorno.... ho raccolto una mano timidamente tesa....e ho deciso..
ho lasciato la mia casa..che non sentivo più mia...la mia città..non a misura d'uomo..in cui anche se sei tra milioni di persone..sei sempre e cmq solo.. e mi sono trasferita in un paese piccolo piccolo...tra viti e castagni..in cui ti capita di incontrare persone che non conosci..ma che ti salutano con un sorriso...in cui mio fratello...che in questo paese abitava da solo ..finalmente non è più solo ...come non lo sono più io..
ancora non conosco bene la zona..ma è rilassante guidare senza meta in collina..tra i vigneti..con un traffico quasi inesistente...rilassante anche se a volte rischi di non sapere bene dove ti trovi …

il resto...qui:
http://vorreiraccontartiunastoria.blogspot.com/

sabato 28 novembre 2009

partire

Partire è anzitutto uscire da sé.
Rompere quella crosta di egoismo che tenta di imprigionarci nel nostro "io".
Partire è smetterla di girare in tondo intorno a noi, come se fossimo al centro del mondo e della vita.
Partire è non lasciarsi chiudere negli angusti problemi del piccolo mondo cui apparteniamo: qualunque sia l'importanza di questo nostro mondo l'umanità è più grande ed è essa che dobbiamo servire.
Partire non è divorare chilometri, attraversare i mari, volare a velocità supersoniche.
Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro.
Aprirci alle idee, comprese quelle contrarie alle nostre, significa avere il fiato di un buon camminatore.
E' possibile viaggiare da soli. Ma un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello della vita ed esso esige dei compagni.
Beato chi si sente eternamente in viaggio e in ogni prossimo vede un compagno desiderato.
Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e stanchi. Intuisce il momento in cui cominciano a disperare. Li prende dove li trova. Li ascolta, con intelligenza e delicatezza, soprattutto con amore, ridà coraggio e gusto per il cammino.
Camminare è andare verso qualche cosa; è prevedere l'arrivo, lo sbarco. Ma c'è cammino e cammino: partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia per costruire un mondo più giusto e umano.

Helder Camara, Camminiamo la speranza

mercoledì 25 novembre 2009

l’amore è simile a …..

SORGENTE

L'amore è simile a una sorgente che non cessa di scorrere. Quando arrivate vicino a questa sorgente non abbiate fretta di bere. Fermatevi davanti ad essa e riposatevi del lungo cammino percorso; raccogliete l'acqua nelle vostre mani, come in una coppa, e portatela alle vostre labbra, ma tranquillamente, senza timore, in quanto quest'acqua non si esaurisce mai. La sorgente dell'amore è inesauribile. Bevete dunque senza fretta e con riconoscenza quell'acqua. Ciascuno di coloro che amate è una sorgente alla quale attingete, allora siate attenti verso questa sorgente, non intorpiditene mai la limpidità."
Omraam Mikhaël Aïvanhov

martedì 30 giugno 2009

homo ridens…………………………………….marco martellini

un incursione veloce veloce…per sorridere un pò

tributo semiserio a charles darwin - 2009martellini marco martellini
“homo ridens: tributo semiserio a charles darwin”

lunedì 29 giugno 2009

noa.............beautiful that way

mi piace accomunare un poeta palestinese ad una cantante israeliana che io amo molto

Pensa agli altri…….Mahmud Darwish

candleanimated

candle – loredana

Mentre prepari la colazione del mattino, pensa agli altri
(non dimenticare il cibo per i piccioni)

Mentre conduci le tue battaglie, pensa agli altri
(non dimenticare coloro che vogliono la pace)

Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri
(a quelli che si dissetano con le nuvole di pioggia)

Mentre torni a casa, la tua casa, pensa agli altri
(non dimenticare la gente che vive nelle tende)

Mentre dormi e conti le stelle, pensa agli altri
(a chi non ha dove andare a dormire)

Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri
(a coloro che hanno perduto il diritto di parola)

E mentre pensi agli altri lontani, pensa a te stesso
(e di': "Vorrei essere una candela nel buio")

- Mahmud Darwish - grande poeta palestinese morto
il 9 agosto 2008, a 67 anni

domenica 28 giugno 2009

i silenzi di una donna…………….dal web

 

anna pagnacco foto: anna pagnacco

I silenzi di una donna
sono case in riva al mare
che nessuno apre nell'inverno..
dimore solitarie
che solo il tempo vive
senza più rumore tuffi o commensali a cena….
ascolto muto di sentimenti mai scoperti al sole ..
percorsi lenti maturati
che non sconvolgono il dolore..
stanchezze
che ritornano sempre alla fine nella propria casa..
dove ogni cosa ha un suo posto
dove ogni oggetto ha un suo nome..
bisogni e storie mai rivelate in pieno
che le proprie mani sanno consolare..
i silenzi di una donna
si allargano piano piano come ragnatele agli angoli..
vivono nelle stanze vuote
dove pure il mare lascia la sua tristezza..
dove le conchiglie abbandonate sulla sabbia ritrovano i cassetti..
i silenzi di una donna...
ci passa di soppiatto sempre il vento...
filano i pensieri con la pazienza di chi deve dipanare nodi..
angoli di vita sconosciuti che solo il tempo scopre..
antichi ceppi pronti nelle ceste per riscaldare..
case per rivedere il cielo a modo tuo..
sfumature calde dell'inverno..
i silenzi di una donna...

dal web

vivere l’amore…………….

vivere lamore

vivere l’amore…..è amore per il vivere

sabato 27 giugno 2009

god is god................joan baez

I believe in prophecy.
Some folks see things not everybody can see.
And,once in a while,they pass the secret along to you and me.
And I believe in miracles.
Something sacred burning in every bush and tree.
We can all learn to sing the songs the angels sing.
Yeah, I believe in God, and God ain’t me.
I’ve traveled around the world,
Stood on mighty mountains and gazed across the wilderness.
Never seen a line in the sand or a diamond in the dust.
And as our fate unfurls,
Every day that passes I’m sure about a little bit less.
Even my money keeps telling me it’s God I need to trust.
And I believe in God, but God ain’t us.
God,in my little understanding, don’t care what name I call.
Whether or not I believe doesn’t matter at all.
I receive the blessings.
That every day on Earth’s another chance to get it right.
Let this little light of mine shine and rage against the night.
Just another lesson
Maybe someone’s watching and wondering what I got.
Maybe this is why I’m here on Earth, and maybe not.
But I believe in God, and God is God.

da…”in riva alla vita”……..antonia pozzi

cannetocanneto – loredana2008

[…]
ed io sosto
pensandomi ferma stasera
in riva alla vita
come un cespo di giunchi
che tremi
presso un'acqua in cammino.

venerdì 26 giugno 2009

omaggio di joan baez ai martiri iraniani

gocce di felicità…possibile………………..terenzio formenti

fractal11

  • incontrare una persona che abbandona la sua scorza e la sua corazza e che si affida a noi.
  • ricevere una carezza che ci da vita
  • accarezzare un corpo che si lascia inventare
  • incontrare uno sguardo che ci dona qualcosa
  • stormire con le foglie del bosco
  • salire nel vento con le foglie d'autunno prese da un vortice
  • incontrare alla curva di una strada di montagna un turbine di foglie d'autunno che festose ci vengono incontro
  • essere un granello di sabbia che gioca con l'onda sulla battigia
  • essere onda che si frange e rifrange contro gli scogli
  • lavarsi gli occhi al mattino e sentire che con noi milioni di occhi si aprono alla vita in quel giorno
  • essere sotto la pioggia e non sentirsi soli

giovedì 25 giugno 2009

per te…piccola neda….

neda-ali                                            neda


Teheran, 22 Giugno 2009 (h. 10.08)
-- "Ieri avevo scritto un breve appunto perchè avevo un'idea fissa: 'domani sarà un grande giorno [alla manifestazione] , ma io potrei essere uccisa...' Invece ora io sono qui, viva, e a essere uccisa è stata mia sorella. Sono qui a piangere mia sorella morta tra le braccia di mio padre. Io sono qui per raccontarvi quanti sogni coltivava mia sorella... Io sono qui per raccontarvi quanto fosse una persona dignitosa e bella, mia sorella...Sono qui per raccontarvi come mi piaceva guardarla quando il vento le agitava i capelli... Quanto [Neda] volesse vivere a lungo, in pace e in eguaglianza di diriiti.... Di quanto fosse orgogliosa di dire a tutti, a testa alta, 'Io sono iraniana'..."

"Di quanto fosse felice quando sognava di avere un giorno un marito con capelli spettinati, [sognava] di avere una figlia e di poterle fare la treccia ai capelli e cantarle una ninna-nanna mentre dormiva nella culla. Mia sorella è morta per colpa di chi non conosceva la vita, mia sorella è morta per un'ingiustizia senza fine, mia sorella è morta perchè amava troppo la vita... Mia sorella è morta perchè provava amore per tutte le persone..."

"Chiunque leggerà questa mia lettera, per favore, accenda una candela nera con un piccolo nastro verde alla base e ricordi Neda e tutti i Martiri di queste giornate, ma quando la candela si sarà spenta non dimenticatevi di noi, non lasciateci soli..."


 candle

non so come dipingerti

chagall-still



Sono tuo figlio
in terra
e cammino con fatica.

Tu m'hai riempito le mani
di colori, di pennelli
ed io non so
come dipingerti…

Forse sarai Tu a fare
che il mio quadro
s'illumini.
(
Marc Chagall)

still life with lamp – marc chagall

martedì 23 giugno 2009

sono uomo………terenzio formenti

sono vento...
mi nutro di nubi
           di pioggia
             di rugiada

sono gabbiano...
sfioro con le bianche ali
le spiagge dell'universo

sono fantasia...
vado correndo
folletto buono
tra i sogni
del giorno e della notte
sono realtà...
vivo abbarbicato
come un mugo
sul crinale del monte

sono sole...
do tepore alle membra
intirizzite dalla paura

sono uomo...
vivo d'amore

l’albero……….hermann hesse

grange2_jm

Sul pendio dietro la casa
Oggi ho scavato tra radici e pietre
Una buca assai profonda,
Da essa ho tolto tutti i sassi
Ed ho portato via la fragile terra delicata.
Poi in ginocchio per un'ora nel vecchio bosco
Ho estratto qua e là con la paletta e con le mani
Degli ammuffiti ceppi del castagno
Quel nero, fradicio terriccio
Che sa di caldi funghi profumati,
Due pesanti bacinelle piene, l'ho partato laggiù
E ho piantato nella buca un albero,
Piano l'ho circondato di schiumosa terra,
Adagio ho versato acqua scaldata al sole
Ho rinferscato e lavato la tenera radice.
Ora cresce, giovane e fresco, e crescerà
Anche se noi scompariremo e dei nostri giorni
La rumorosa grandezza e l'infinita miseria
Saranno dimenticate e la loro folle angoscia.
Lo piegherà la tempesta. Il vento lo scompiglierà,
Il sole gli sorriderà, lo stringerà l'umida neve,
L'abiteranno il lucherino e il picchio,
Ai suoi piedi scaverà il riccio silenzioso.
E qualunque cosa abbia subito, patito, sofferto
Nel corso degli anni, l'animale incostante,
Malattia, guarigione, il vento e il sole amico,
Per lui i giorni trascorreranno nel canto
Di fronde che stormiscono, cullano
Dal caro esto delle sue dolci cime,
Nel tenero alito soave del succo resinoso
Che bagna i suoi fiori addormentati,
Nel gioco eterno di ombre e di luci
Che gioca felice con se stesso.
(da “il canto degli alberi”)

quanto è rara la bellezza………..hermann hesse

FUJI 029milo – rose tra le fabbriche

Solo con l'età si percepisce quanto è rara la bellezza..
e quanto è meraviglioso che tra le fabbriche e i cannoni fioriscano anche i fiori..
e che fra i quotidiani e i listini di borsa esistano anche delle poesie.

gocce di felicità possibile………….terenzio formenti

fractal11

  • accarezzare con gli occhi una figura che passa e che suscita armonia
  • incontrare uno sguardo e sentire che qualcosa nasce dentro di noi
  • accorgerci che qualcuno sta facendo qualcosa per noi, proprio per noi, e che lo fa con amore
  • accarezzare un corpo e accorgerti che stai dialogando
  • incontrare due occhi e sentire che parlano con i nostri
  • accorgersi di star respirando l'armonia dell'universo
  • sentire che un bambino si abbandona a noi perchè sente di potersi fidare

lunedì 22 giugno 2009

piove…

vindanti sotto la pioggia_tonino cardenuto
piove sul giusto e piove anche sull’ingiusto..
ma sul giusto di più..
perchè l’ingiusto gli ha rubato l’ombrello!!!
(john bowen)

domenica 21 giugno 2009

gocce di felicità….possibile……………….terenzio formenti

fractal11

  • giocare a baseball con le gocce d'acqua che cadono sul parabrezza
  • pennellare un'ombra di serenità su un volto triste, donandogli una poesia, un sorriso, o ambedue
  • accettare la compagnia d'una goccia d'acqua incontrata nell'oceano... o sotto la pioggia.
  • catturare un'ombra nata dal buio... forse dalla luce
  • accarezzare una pelle e far nascere un'anima

mi farò una casa nel vento……..terenzio formenti

lastmsg

ho scoperto da poco questo poeta …Terenzio Formenti…ed è uno di quegli “incontri” fortuiti che sei felice di avere fatto …così ho deciso di farlo conoscere anche a voi …

mi farò
una casa nel vento

giocherò
con le nubi

mi poserò
sul vecchio baobab

mi confonderò
conla sabbia del deserto

fischierò
fra le rocce
canzoni d’amore

e

finalmente stanco

adagiato sulle onde

mi lascerò cullare

dolcemente

venerdì 19 giugno 2009

se ci fosse un uomo................giorgio gaber

il rispetto……………carlo terraneo

A che serve il rispetto?

Rispetto sì. Per almeno tre ragioni.
La prima ragione viene dalla storia di questa parola.
Gli antichi romani facevano derivare questa parola RISPETTO dal verbo latino respicere = rispecchiare. Io mi metto davanti allo specchio e vedo il mio volto.
Si ha rispetto quando la tua immagine è riflessa nell’altro, e viceversa.
È come se dicessi: Fa’ agli altri quello che vorresti fosse fatto a te.
Mi rispecchio in te, mi metto nei tuoi panni, mi vedo in te.
La cultura è la seconda ragione.
Non è scontro di civiltà: l’uomo non  è un lupo.
Il motore della quotidianità è la tolleranza.
Al mattino ti alzi, esci di casa, vai al lavoro in ufficio, non scendi nell’arena dello scontro.
Il nostro corpo obbedisce alla legge della simmetria.
Se ti muovi, la destra accompagna la sinistra.
Se osservi, i tuoi occhi guardano da punti diversi ma nella stessa direzione.
Essere strabici, asimmetrici è disturbo, malattia.
Se vuoi che un albero dia i suoi frutti devi rispettare le sue radici. È saggezza popolare.
L’ultima ragione è di ordine mentale.
Mancare di rispetto è andare in frantumi in due: io e te.
Io perché non sono disponibile ad accoglierti, tu che vieni a sbattere sulla fragilità del mio specchio.
Non puoi vivere una vita intera a pugni chiusi.
Una mano chiusa è rattrappita: non può dare, stringere, accarezzare, prendere, porgere.
Non è lessicale dire: io sono tu.
È esistenziale invece sentirsi accolti, capiti.
Non è grammaticale dire: io siamo noi.
È vitale invece sentirsi mani, braccia piedi, occhi, corpo. Cuore e mente insieme.
È irrazionale lasciarsi andare alla cecità delle emozioni.
La strada che va dal cuore alla mente è lunga e faticosa. Dura una vita intera.
Quando il cuore non si unisce alla mente è dramma, è paralisi, è tragedia.
Teniamo il “rispetto” in seria considerazione e ci ritroveremo mano nella mano.
Se diciamo sì al rispetto reciproco dobbiamo dire almeno tre no:
no alla violenza,
no alla morte,
no alla violazione del diritto di accoglienza e di opinione.
Difficile? Una perla di saggezza africana:
Se mangi il frutto di un grande albero
non dimenticare di ringraziare il vento.

mercoledì 17 giugno 2009

non avere paura delle ombre….

shadows on the wall-sunny drunk shadows on the wall-sunny drunk

Non avere mai paura delle ombre, significano solamente che c'e' della luce che splende li' vicino...
R.E.Renkel

sai……niente è bello come la vita

sai ...quando perdi gli affetti più cari ...quelli che sogni di avere accanto per sempre...quelli con cui vedi la tua vita futura..perchè ci sono ancora tante cose da dirsi…da fare insieme….quando perdi tuo marito e tuo figlio ...morti troppo presto tutti e due ...
dopo un primo momento di sbandamento …in cui sei viva ..ma non vivi…in cui il solo respirare ti fa male dentro…

per continuare a leggere:

http://vorreiraccontartiunastoria.blogspot.com/2009/06/sai.html


martedì 16 giugno 2009

voglio credere…………………dorothee solle

Non credo
al diritto dei più forti,
al linguaggio delle armi,
alla potenza dei potenti.

Voglio credere
ai diritti dell'uomo,
alla mano aperta,
alla potenza dei non-violenti.

Non credo alla razza o alla ricchezza,
ai privilegi, all'ordine della forza e dell'ingiustizia:
è un disordine.
Non credo di potermi disinteressare
a ciò che accade lontano da qui.

Voglio credere che il mondo intero
è la mia casa e il campo nel quale semino,
e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato.

Non credo
di poter combattere altrove l'oppressione,
se tollero l'ingiustizia qui.
Voglio credere che il diritto è uno,
tanto qui che altrove,
che non sono libero finché un solo uomo è schiavo.

Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili
e la pace irraggiungibile.

Voglio credere all'azione semplice,
all'amore a mani nude,
alla pace sulla terra.

Non credo che ogni sofferenza sia vana.
Non credo che il sogno degli uomini resterà un sogno
e che la morte sarà la fine.

Oso credere invece, sempre e nonostante tutto,
all'uomo nuovo.
Oso credere al tuo sogno, o Dio,
un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia.
(Dorothee Solle, teologa protestante)

lunedì 15 giugno 2009

ivan della mea.......16 ottobre 1940/14 giugno 2009

Il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati ricorda così Ivan Della Mea: "un poeta che ha saputo raccontare con la sua musica, i sentimenti , la delusione, la speranza di tanta parte della nostra città. Con lui se ne va un pezzo della nostra storia".

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/ivan-della-mea/ivan-della-mea/ivan-della-mea.html

ringhera #1- #2.................ivan della mea

Per ricordare degnamente Ivan Della Mea,
la statura dell'artista, il compagno, l'uomo,
la scelta di questo brano era scontata.
"Ringhera" rimane infatti a tutt'oggi
l'unico esempio popolare di canzone epica
della sinistra italiana nel dopoguerra.......


o cara moglie...................ivan della mea

la mongolfiera (1996)...............ivan della mea

La mongolfiera come metafora della liberazione mentale -
una canzone libertaria che invita a guardare meno la Tv
e a guardare di più fuori dalla finestra

un ultimo saluto per ivan della mea

ogni lotta……

ogni lotta...

domenica 14 giugno 2009

sogno……………wislava szymbroska

womenstudio73christiancfk7 womanstudio73-christian coigny

Lui, che non c'è più 
assunto l’aspetto che ha nella fotografia...
sul viso ombra di foglia, conchiglia nella mano...
si avvia verso il mio sogno.

Cammina per tenebre da mai spente
Per vuoti aperti verso di sé, per sempre,
per sette volte sette e poi sette silenzi.

Appare all’interno delle mie palpebre,
in questo solo mondo a lui accessibile.
Gli batte il cuore trafitto.
Si alza il primo vento dai capelli.

Tra noi comincia a stendersi un prato.
Giungono in volo cieli con nuvole e uccelli.
Montagne esplodono in silenzio all’orizzonte
E un fiume scende giù in cerca del mare.

Si vede già lontano, così lontano
Che giorno e notte sono simultanei,
e tutte le stagioni giungono in una volta.

La luna apre a ventaglio i suoi quattro quarti,
i fiocchi della neve danzano con le farfalle
e cadono i frutti da un albero in fiore.

Ci veniamo incontro. Non so se in lacrime,
non so se sorridendo. Un solo passo ancora
e ascolteremo insieme la tua conchiglia,
quale fruscio di mille orchestre c’è,
quale marcia nuziale c’è, la nostra.
(da “sale” – libri schweiller)

in nessun'altra notte…………..herman hesse

moonlight leak-FoNgEtZ moonlight leak - FoNgEtZ

...in nessun’altra notte
mi ha toccato
il silenzioso argento della luna
così che nel profondo...
inesprimibile..dolce..
ho avvertito un cantico dei cantici

sabato 13 giugno 2009

una strada…una scusa…

prague old street-yuriy shevchuk
















Una strada…
una scusa

Chi vuol fare
qualcosa sul serio
trova una strada....
gli altri una scusa


prague old street-yuriy shevchuk

venerdì 12 giugno 2009

¿qué es poesía?……..gustavo adolfo becquer

al bar


El cielo estaba sucio de grises nubes, una tarde triste.
Sentado en la mesa de un bar ante una ya casi fría taza de café, un grupo de amigos y amigas hablaban sobre temas mundanos en una mesa cercana, la tarde en penumbra, el silencio había dejado de respirar.
En ese momento, una de las jovenes, levantado su cabeza y dejando a la vista sus ojos azules, preguntó como musitando a su acompañante:
¿qué es poesía?.

En ese momento recordé...

¿Qué es poesía?, dices mientras clavas
en mi pupila tu pupila azul.
¿Que es poesía? ¿Y tú me lo preguntas?

Poesía... eres tú.

l’indifferenza………..

è pericoloso

giovedì 11 giugno 2009

voci………………………costantino kavafis

shadows_ashadows – anna pagnacco

Voci ideali e care
di quelli che morirono, di quelli
che per noi sono persi come i morti.

Talora esse ci parlano nei sogni,
e le sente talora tra i pensieri la mente.

Col loro suono, un attimo ritornano
suoni su dalla prima poesia di vita -
come musica, a notte, che lontanando muore

ho desierato l’amore……..bertrand russell

resurrection resurrection-theberge

ho desiderato l’amore perchè,
primo, porta l’estasi;
un’estasi così grande
che avrei spesso sacrificato
la mia vita per poche ore
di quella gioia…
l’ho desiderato anche
perchè dà sollievo alla solitudine,
quella tremenda solitudine
nella quale la tremante
coscienza di una persona
guarda oltre i confini del mondo..
nell’impenetrabile freddo abisso senza vita….
e infine l’ho desiderato
perchè nell’unione d’amore
ho visto..in mistica miniatura..
quell’anticipazione del Cielo
che i santi e i poeti hanno immaginato
(b. russell)

mercoledì 10 giugno 2009

è bello………

è bello

Camilleri.............."C'era una volta un Cavaliere"…favoletta n. 4

In Iliata ci fu un Cavaliere che, in pochi anni, accumulò una fortuna immensa. Un giorno alcuni magistrati cominciarono a interessarsi dei suoi affari.

per continuare a  leggere…
http://vorreiraccontartiunastoria.blogspot.com/2009/06/camilleri-una-volta-un-cavaliere-n-4.html

sola……..

emozioni-freeangelfly emozioni-angelo battaglia - http://angelobattaglia.blogspot.com/

sola
su uno scoglio
coraggiosamente proteso verso l'ignoto

                            gocce di mare…salate
                        a bagnare i miei pensieri

onde…come i ricordi..
affiorano..svaniscono e ritornano....
                               mai uguali
               cantando in un ritornello senza fine
               la loro canzone

ti penso amore ormai troppo lontano..

            e  mentre tendo invano la mia mano..
                      ti urlo il mio silenzio disperato

lunedì 8 giugno 2009

c’è tempo (ivano fossati)………………………..loredana

chiedendo umilmente scusa ad Adam e Drummer per le mie scelte musicali…..

clic

 

6

loredana2009

io credo che………braidley trevor greive

studymylove_protsouk1 my love-andrei protsouk

[...]credo invece che le cose più importanti delle tua vita saranno le coccole che hai fatto e ricevuto.. le notti passate a fantasticare sotto le stelle.. le volte che ti sei rotolato nella neve.. le prime gocce di pioggia estiva che hai catturato con la lingua.. e i momenti in cui qualcuno di veramente speciale ti ha sussurrato "Ti amo". Non sprecare il presente a preoccuparti del futuro. Arriverà presto.. te lo prometto. Nel frattempo.. su la testa.. infilati le scarpe e segui il tuo cuore fino in capo al mondo. E mentre cammini, ricorda sempre che ogni giorno è un dono prezioso: se riesci a godertelo per quello che è e a coglierne il meglio.. che tu ci creda o no.. ti aspetta un altro straordinario regalo: Domani.
( da "coccoliamoci" di Braidley Trevor Greive)

domenica 7 giugno 2009

si scrive per……………………………gesualdo bufalino

pen and paper - athena

pen and paper – athena

Si scrive per popolare il deserto...
per non morire...
per essere ricordati e per ricordare...
anche per dimenticare...
anche per esser felici...
per far testamento... per giocare...
per scongiurare… per evocare...
per battezzare le cose...
per surrogare la vita… per viverne un'altra...
per persuadere e amorosamente sedurre...
per profetizzare...
per rendere verosimile la realta'...

Tante sono, suppergiu', le ragioni per scrivere.

Una di piu', ma forse una di meno (non ho contato bene)….delle ragioni per tacere.

sabato 6 giugno 2009

ci sono……………………………carlo maria martini

heart

Ci sono case ricche,
che non consentono più di vedere il cielo,
ci sono vite troppo frenetiche
che non consentono più di stare a tavola insieme
e di accorgersi del colore degli occhi
e delle gioie e delle ferite dei cuori.
Carlo Maria Martini

mercoledì 3 giugno 2009

non pregare……………………

non pregare

mi fa male il mondo….giorgio gaber (credo valga la pena leggere queste parole che sono di una attualità sconvolgente)

[…]Mi fa male il futuro dell'Italia, dell'Europa, del mondo.
Mi fa male l'immanente destino del pianeta Terra minacciato dal grande buco nell'ozono, dall'effetto serra, e da tutte quelle tragedie planetarie che al momento poi, a dir la verità... non mi fanno mica tanto male.
Mi fanno male i fax, i telefonini, i computers, e la realtà virtuale... anche se non so cos'è.
Mi fa male l'ignoranza, sia quella di andata che quella di ritorno.
Mi fa male la scuola privata, ma anche quella pubblica… non scherza! Nonostante che il Ministero della Pubblica Istruzione abbia un milione e duecentomila dipendenti. Numericamente, nel mondo, l'ente è secondo soltanto all'esercito americano… però!
Mi fa male la carta stampata, gli editori... tutti.
Mi fanno male le edicole, i giornali, le riviste coi loro inserti: un regalino, un opuscolo, una cassetta, un gioco di società… "un cappuccino e una brioches, grazie".
Mi fanno male quelli che comprano tutti i giornali perché la realtà è pluralista.
Nooo, non mi fa male la libertà di stampa. Mi fa male la stampa!
Mi fa male che ci sia ancora qualcuno che crede che i giornalisti si occupino di informare la gente.
I giornalisti, che vergogna! "Cosa mettiamo oggi in prima pagina?" "Ma sì, un po' di bambini stuprati, è un periodo che funzionano".
Mi fanno male le loro facce presuntuose e spudorate. Facce libere e indipendenti ma estremamente rispettose dei loro padroni, padroncini... Facce da grandi missionari dell'informazione che il giorno dopo guardano l'indice d'ascolto, sì, alla televisione… facce completamente a loro agio che si infilano le dita nelle orecchie e si grattano i coglioni. Sì, questi geniali opinionisti che gridano, litigano, si insultano, sempre più trasgressivi, questi coraggiosi leccaculo travestiti da ribelli!
[…] Mi fa male la grande industria, la media mi fa malino, la piccola non mi fa niente. Mi fanno male i grandi evasori, i medi mi fanno malino, i piccoli… fanno quello che possono!
Mi fa male che a parità di industriali stramiliardari, un operaio tedesco guadagna 2.800.000 lire al mese ed uno italiano 1.400.000. Ma per l'altro 1.400.000 dov'è che va a finire? Allo Stato, che ne ha così bisogno.
Mi fa male che tra imposte dirette e indirette un italiano medio paghi – giustamente! per carità – un carico di tributi tale che se nel medioevo le guardie del re l'avessero chiesto ai contadini sarebbero state accolte a secchiate di merda.
Mi fa male che l'Italia, cioè voi, cioè io, siamo riusciti ad avere, non si sa bene come, due milioni di miliardi di debito.
[...] Mi fa male qualsiasi tipo di potere, quello conosciuto, ma anche quello sconosciuto, sotterraneo, che poi è il vero potere.
Mi fanno male le oscillazioni e i rovesci misteriosi dell'alta finanza. Più che male mi fanno paura, perché mi sento nel buio, non vedo le facce.
Nessuno ne parla, nessuno sa niente: sono gli intoccabili.
Personaggi misteriosi e oscuri che tirano le fila di un meccanismo invisibile, talmente al di sopra di noi da farci sentire legittimamente esclusi. E’ lì, in chissà quali magici e ovattati saloni che a voce bassa e con modi raffinati si decidono le sorti del nostro mondo:
dalle guerre di liberazione, ai grandi monopoli, dalle crisi economiche, alle cadute dei muri, ai massacri più efferati.
Mi fa male quando mi portano il certificato elettorale.
Mi fa male la democrazia, questa democrazia che è l'unica che conosco.
Mi fa male la prima repubblica, la seconda, la terza, la quarta.
Mi fanno male i politici.. più che altro.. tutti, sempre più viscidi, sempre più brutti.
Mi fanno male gli imbecilli, i ruffiani. E come sono vicini a noi elettori, come ci ringraziano, come ci amano.
Ma sì, io vorrei anche dei bacini, dei morsi sul collo...certo, per capire bene che lo sto prendendo nel culo. Tutti, tutti, l'abbiamo sempre preso nel culo... da quelli di prima, da quelli di ora, da tutti quelli che fanno il mestiere della politica.
Che ogni giorno sono lì a farsi vedere. Ma certo, hanno bisogno di noi che li dobbiamo appoggiare, preferire, li dobbiamo votare, in questo ignobile carosello, in questo grande e libero mercato delle facce… facce, facce, facce che lasciano intendere di sapere tutto e non dicono niente. Facce che non sanno niente e dicono… di tutto!
Facce suadenti e cordiali, col sorriso di plastica.
Facce esperte e competenti che crollano al primo congiuntivo.
Facce compiaciute, vanitose, che si auto incensano come vecchie baldracche.
Facce da galera, che non sopportano la galera e si danno malati.
Facce che dietro le belle frasi hanno un passato vergognoso da nascondere.
Facce da bar che ti aggrediscono con un delirio di sputi e di idiozie.
Facce megalomani, da ducetti dilettanti.
Facce ciniche da scuola di partito, allenate ai sotterfugi e ai colpi bassi.
Facce che hanno sempre la risposta pronta e non trovi mai il tempo di mandarle a fare in culo!
Facce che straboccano solidarietà.
Facce da mafiosi, che combattono la mafia.
Facce da servi intellettuali, da servi gallonati, facce da servi e basta.
Facce scolpite nella pietra che con grande autorevolezza sparano cazzate!
Non c'è neanche una faccia, neanche una che abbia dentro il segno di qualsiasi ideale. Una faccia che ricordi il coraggio, il rigore, l'esilio, la galera. No, c'è solo l'egoismo incontrollato, la smania di affermarsi, il potere, il denaro, l'avidità più schifosa, dentro a queste facce impotenti e assetate di potere.

[…]E mi fa male che ci sia qualcuno che crede ancora che 'loro' facciano qualcosa per noi, per le nostre famiglie, per il nostro futuro.
No, non c'è una scelta, neanche una, non c'è una scelta politica che sia fatta pensando a cosa serve al Paese.
No, solo quello che conviene al gruppo, al partito...
Per contare di più, per avere più potere.
Certo, lo fanno solo per se stessi, per il loro schifosissimo interesse personale. Tutti, tutti, nessuno escluso.
Farebbero qualsiasi cosa, venderebbero i colleghi, gli amici, i figli.
Cambierebbero colore, nome, nazionalità, darebbero delle coltellate ai compagni di partito pur di fottergli il posto.
Non c'è più niente che assomigli al coraggio, all'esilio, alla galera. C'è solo l'egoismo incontrollato, la smania di affermarsi, il
potere, il denaro, l'avidità più schifosa.
E voi credete ancora che contino le idee? Ma quali idee...
La cosa che mi fa più male è vedere le nostre facce con dentro le ferite di tutte le battaglie che non abbiamo fatto..E mi fa ancora più male vedere le facce dei nostri figli con la stanchezza anticipata di ciò che non troveranno.
Sì, abbiamo lasciato in eredità forse un normale benessere, ma non abbiamo potuto lasciare quello che abbiamo dimenticato di combattere e quello che abbiamo dimenticato di sognare per noi e per gli altri.
Una sconfitta definitiva? No, non credo proprio. Se è vero che questa è la nostra realtà, guardarla in faccia non può far male a nessuno. Basta non farsi prendere dalla stupidità dello sconforto.
E’ la non consapevolezza che crea malesseri nascosti e uccide per delega. Se un uomo conosce con chiarezza il suo male, qualsiasi esso sia, ha anche la forza per combatterlo.
Bisogna assolutamente trovare il coraggio di abbandonare i nostri meschini egoismi e cercare un nuovo slancio collettivo magari scaturito proprio dalle cose che ci fanno male, dalle insofferenza comuni, dal nostro rifiuto. Perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo. Milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di cambiare veramente il mondo...

Mi fa bene comunque credere
che la fiducia non sia mai scomparsa
e che d'un tratto ci svegli un bel sogno
e rinasca il bisogno di una vita diversa.

Mi fa bene comunque illudermi
che la risposta sia un rifiuto vero
e che lo sfogo dell'intolleranza
prenda consistenza e ridiventi un coro.

Ma la rabbia che portiamo addosso
è la prova che non siamo annientati
da un destino così disumano
che non possiamo lasciare ai figli e ai nipoti.

Mi fa bene soltanto l'idea
che si trovi una nuova utopia…
litigando col mondo.