Al calare della sera quando oscilli
tra le tue lunghe foglie lanceolate
mi prende la passione al tuo sbocciare
stelle vaganti, fiori, vistose stelle
ermafrodite: maracujà-cobra
maracujà giallo, maracujá-açú.
Ma presto ti separi dallo stelo, delicato
cilindro, perdi per sempre il tuo fiore,
supplichi invano, coperto dalle foglie
verde sonorità soavemente scompare.
Fiore, tu illumini i miei rami
ai primi ritmi del mattino
canto d'uccelli e di grilli
lontani tamburi - poi cadi e muori
per dare vita al frutto:
la foresta spalanca la sua bocca
nell'umido terreno ti riceve
dentro al Kuluené, Grande Xingú
i tuoi petali sparsi sulle onde.
giovedì 7 maggio 2009
maracujá……………………márcia theóphilo
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Molto carina questa poesia.
RispondiEliminaUn abbraccio, Tomaso