sabato 3 aprile 2010

questa fila non era nei conti – 5 aprile 2005

Giovanni Paolo II è ritornato alla casa del Padre

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Che cosa cercate, in questa fila lunga, grandiosa? Non era previsto. Cosa cercate? Perché arrivare fin qui dopo un viaggio anche lungo, o aver lasciato le case, gli uffici, o rinviato altre gite, altri appuntamenti? Cosa cercate sfilando, così rapidamente, sostando un niente, dopo ore in piedi? Cosa vi spinge? Una commozione reale? O il sentimento indotto, dolciastro, massmediale? No, non può esser solo la tivù. Qui siete venuti. In tanti. Tanti "io", tanti "tu".
L'altra sera quando si è sparsa la notizia temuta che ci avevano fatto antivedere, per le strade avete rallentato il passo, cercato una chiesa che avreste voluto aperta. Cosa cercate? Forse in quest'epoca per molti aspetti tetra e spettacolare anche il lutto può divenire occasione di ritrovamento, di riconoscimento? Come accade ai ragazzini che spesso lasciano sciarpe, magliette, frasi nei punti dove uno di loro è scomparso, dove un accidente lo ha tolto. In quei gesti strani, di omaggio al mistero, c'è una strana affermazione: io ci sono. Siamo in un'epoca di ragazzini? Siete tutti dell'orrenda razza dei sentimentali? Di coloro che per primi piangono e per primi dimenticano? Di coloro che si nutrono della propria commozione come di una dura autogiustificazione? Siete della razza dei vili? Di coloro che usano qualcosa, qualcuno, qualsiasi cosa per potersi sentire ancora vivi? Cosa cercate? Esserci, come un imperativo, nel luogo di cui tutti parlano, nel luogo dove accade qualcosa di importante.
Vi commuovete per lui o vi commuovete per voi stessi? Per gli anni passati, gli ideali appannati, per i peccati, sì, anche se non li chiamate così, e per le gioie passate? O forse siete qui per vedere il gran personaggio prima che ci sia sottratto alla vista? Ma non era difficile trovarlo, non era uno che si ritraeva, non faceva il personaggio, appunto. Apriva la sua finestra, ave va aperto le porte. S'è dato. Non era difficile incontrarlo. In molti l'avevate già visto, e allora cosa cercate? Avete tutte le età, in questa fila si è forse incamminata un'invisibile e pur presente eterna umanità. Qualcosa che è in viaggio da sempre. Qualcosa che cerca da sempre. Non vi aspettavano, i guardiani della basilica. Non vi aspettavano così tanti. Non aspettavano lei, quella sempiterna, discutibile, difettosa, umanità. Che cerca sempre. Che s'incammina sempre. Quella umanità che non è bella perché non è un'idea, ma è fatta di singoli.
Chi prenderà sul serio tutto questo? Chi sta prendendo sul serio il vostro desiderio? Chi lo sta ricevendo oltre a lui, al grande Papa ora però defunto? Chi non vi sta trattando da folla, da gente, da pubblico, da massa? Chi vi chiederà a uno a uno: cosa cerchi?
Cosa indaghi con lo sguardo sotto le navate dove stai in fila, e prima fuori, nella piazza coronata dal Bernini? E cosa indaghi guardando il cielo di Roma?
Non vi avevano previsto. Perché non vi avevano mai visto? Lui vi aveva visto. Per questo forse tornate a farvi vedere. Non a guardarlo. Ma a farvi guardare. Cosa cercate? Il suo sguardo? Come se nessun'altro, o pochi altri, vi avesse guardato così. Come se poche volte, troppe poche volte, aveste incontrato uno sguardo così. Come se fosse raro. E allora da cercare, da chiedere, da ringraziare.
Forse voi non cercate qualcosa che si trova tra i morti. Come all'alba della Resurrezione fu l'angelo ad avvertirlo: "Perché Lo cercate tra i morti?". Tutto il mondo parla di un morto. Ma la vostra presenza qui, la vostra muta costanza, la vostra discutibile pazienza, è il primo indizio, potente, che si tratta di un Vivo.
Davide Rondoni – Editoriale – “avvenire” 5 aprile 2005

6 commenti:

  1. Quanto ci manca Karol...Anche i non credenti l'amavano.Un pensiero a te, papa e papà grande.

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  2. Il ricordo di un uomo che è stato il PAPA più amato da tutti resterà sempre nel nostro cuore.
    Buona Pasqua cara Lore, ti penso sempre, spero che il malore che attraversi passi presto.
    Tomaso

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  3. ... alla casa del Padre! Non so immaginare niente di più bello... eppure quanto dolore mai sopito ci causa la pedita delle persone care... un dolore che non appartiene solo all'anima ma a tutto il nostro essere... un dolore fisico... lacrime che bruciano la pelle...

    Un abbraccio fortissimo, cara Lore, che questa Pasqua ti porti tanta serenità... spero tu possa stare bene prestissimo... la mia mano è poca cosa ma è protesa, con affetto :)

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  4. Bellissimo post: manca moltissimo anche a me..forse dico un'eresia, ma mi sembra che non abbiamo più il Papa... Un bacio e Buona Pasqua a te e famiglia

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  5. @GM C....la prendo con piacere...la tua mano ...e auguro anche a te una Pasqua serena..
    un abbraccio forte

    @Paola...la penso come te ...mi sembra che non ci sia più il Papa...
    buonissima Pasqua anche a te ..e un bacione

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  6. grande carismatico e comunicatore papa e vero papà di tutti l'ho amato e lo amo molto,una grossa perdita per tutti,giovani specialmente era in grado di dare molto con la sua presenza grazie e baci

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