venerdì 19 giugno 2009

il rispetto……………carlo terraneo

A che serve il rispetto?

Rispetto sì. Per almeno tre ragioni.
La prima ragione viene dalla storia di questa parola.
Gli antichi romani facevano derivare questa parola RISPETTO dal verbo latino respicere = rispecchiare. Io mi metto davanti allo specchio e vedo il mio volto.
Si ha rispetto quando la tua immagine è riflessa nell’altro, e viceversa.
È come se dicessi: Fa’ agli altri quello che vorresti fosse fatto a te.
Mi rispecchio in te, mi metto nei tuoi panni, mi vedo in te.
La cultura è la seconda ragione.
Non è scontro di civiltà: l’uomo non  è un lupo.
Il motore della quotidianità è la tolleranza.
Al mattino ti alzi, esci di casa, vai al lavoro in ufficio, non scendi nell’arena dello scontro.
Il nostro corpo obbedisce alla legge della simmetria.
Se ti muovi, la destra accompagna la sinistra.
Se osservi, i tuoi occhi guardano da punti diversi ma nella stessa direzione.
Essere strabici, asimmetrici è disturbo, malattia.
Se vuoi che un albero dia i suoi frutti devi rispettare le sue radici. È saggezza popolare.
L’ultima ragione è di ordine mentale.
Mancare di rispetto è andare in frantumi in due: io e te.
Io perché non sono disponibile ad accoglierti, tu che vieni a sbattere sulla fragilità del mio specchio.
Non puoi vivere una vita intera a pugni chiusi.
Una mano chiusa è rattrappita: non può dare, stringere, accarezzare, prendere, porgere.
Non è lessicale dire: io sono tu.
È esistenziale invece sentirsi accolti, capiti.
Non è grammaticale dire: io siamo noi.
È vitale invece sentirsi mani, braccia piedi, occhi, corpo. Cuore e mente insieme.
È irrazionale lasciarsi andare alla cecità delle emozioni.
La strada che va dal cuore alla mente è lunga e faticosa. Dura una vita intera.
Quando il cuore non si unisce alla mente è dramma, è paralisi, è tragedia.
Teniamo il “rispetto” in seria considerazione e ci ritroveremo mano nella mano.
Se diciamo sì al rispetto reciproco dobbiamo dire almeno tre no:
no alla violenza,
no alla morte,
no alla violazione del diritto di accoglienza e di opinione.
Difficile? Una perla di saggezza africana:
Se mangi il frutto di un grande albero
non dimenticare di ringraziare il vento.

2 commenti:

  1. Cara Lore,
    questo post è bellissimo e mi trova assolutamente d'accordo su tutto!
    Io sostengo da sempre che alla base di ogni rapporto, di lavoro, di vicinato, di amicizia, d'amore ecc., se manca il rispetto manca tutto:
    manca il terreno su cui costruirlo, mancano le radici che che gli daranno vita, manca la forza che lo sosterrà......

    un bacio grande

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  2. Cara Lore,
    il tuo blog è bellissimo!Anche io da poco ho il mio blog e vado sempre in cerca di proiettare all'esterno i miei sentimenti, i miei pensieri, le mie emozioni da quando ho più tempo!Condivido l'articolo che tu hai postato sul "RISPETTO.....CARLO CATTANEO".Attirata da questi valori esposti così chiaramente, confesso che hai suscitato in me il desiderio di imprigionare nel mio blog il tuo articolo, affinchè rimanga traccia che non sono la sola a pensarla come te!
    con affetto
    mordillo mrdilli

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