womanstudio73-christian coigny
Lui, che non c'è più
assunto l’aspetto che ha nella fotografia...
sul viso ombra di foglia, conchiglia nella mano...
si avvia verso il mio sogno.
Cammina per tenebre da mai spente
Per vuoti aperti verso di sé, per sempre,
per sette volte sette e poi sette silenzi.
Appare all’interno delle mie palpebre,
in questo solo mondo a lui accessibile.
Gli batte il cuore trafitto.
Si alza il primo vento dai capelli.
Tra noi comincia a stendersi un prato.
Giungono in volo cieli con nuvole e uccelli.
Montagne esplodono in silenzio all’orizzonte
E un fiume scende giù in cerca del mare.
Si vede già lontano, così lontano
Che giorno e notte sono simultanei,
e tutte le stagioni giungono in una volta.
La luna apre a ventaglio i suoi quattro quarti,
i fiocchi della neve danzano con le farfalle
e cadono i frutti da un albero in fiore.
Ci veniamo incontro. Non so se in lacrime,
non so se sorridendo. Un solo passo ancora
e ascolteremo insieme la tua conchiglia,
quale fruscio di mille orchestre c’è,
quale marcia nuziale c’è, la nostra.
(da “sale” – libri schweiller)
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