domenica 10 giugno 2012

decir, hacer…….octavio paz

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Entre lo que veo y digo,
entre lo que digo y callo,
entre lo que callo y sueño,
entre lo que sueño y olvido….

La poesía.

Se desliza entre el sí y el no:
dice lo que callo,
calla lo que digo,
sueña lo que olvido.

No es un decir:
es un hacer.
Es un hacer
que es un decir.

La poesía
se dice y se oye:
es real.

Y apenas digo es real,
se disipa.
Así es más real ?

Idea palpable,
palabra impalpable:
la poesía va y viene
entre lo que es
y lo que no es.

Teje reflejos y los desteje.
La poesía siembra ojos
en las páginas
siembra palabras en los ojos.

Los ojos hablan
las palabras miran,
las miradas piensan.

Oír los pensamientos,
ver lo que decimos
tocar el cuerpo de la idea.

Los ojos se cierran
Las palabras se abren.

Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo…

La poesia.

Scivola tra il sì e il no:
dice ciò che taccio,
tace ciò che dico,
sogna ciò che scordo.

Non è un dire:
è un fare.
E’ un fare
che è un dire.

La poesia
si dice e si ode:
è reale.

E appena dico è reale,
si dissipa.
è più reale, così?

Idea palpabile,
parola impalpabile:
la poesia va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.

Tesse riflessi e li stesse.
La poesia semina occhi
nella pagina,
semina parole negli occhi.

Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.

Udire i pensieri,
vedere ciò che diciamo,
toccare il corpo dell'idea.

Gli occhi si chiudono,
le parole si aprono.

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