venerdì 20 agosto 2010

in difesa della scuola nazionale…..pietro calamandrei

 

scuola io mi aspetto che voi tutti sarete pensatori indipendenti..innovativi..critici..
che faranno esattamente come dico io

“…Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico...”

Discorso per il  III Congresso " In difesa della Scuola nazionale " di  Piero Calamandrei, (Roma 11 Febbraio 1950)

4 commenti:

  1. 1950! Sembra attualissimo invece, sono passati 60 anni e la difesa della scuola pubblica non è stata forse mai tanto necessaria!
    Buona giornata Lore, Baciooooo

    RispondiElimina
  2. Grazie Loredana...pubblichiamo, pubblichiamo e ripubblichiamo. Ogni volta che rileggo questo ed altri suoi interventi mi vergono i brividi ed anche un po' di rabbia.
    Buona giornata.

    RispondiElimina
  3. Sei il cavallo di battaglia! continua sicuramente qualcuno capirà che sarebbe ora di fare qualcosa.
    Buona giornata cara Loredana.
    Ti Lascio il mio abbraccio forte forte,
    Tomaso

    RispondiElimina
  4. ciao lore!
    ero via...son tornata questa sera e non vedo l'ora di vedere che capolavoro avrai fatto e...grazie ..ma un grazione!!!!!!!!!!
    bacio
    azzurra

    RispondiElimina