venerdì 23 dicembre 2011

alle origini……giuseppe conte

 

23a

Riaverti così, sentire
in me che tu sei simile
al vento e agli anemoni.
Alle origini. Riaverti
dopo il tempo dell’abbandono
dopo gli oltraggi e l’odio
senza pentimenti, senza perdono.
Sono stato lontano da te
per anni come uno che
vuole essere solo, più
solo di un muro diroccato
più immobile di un sasso
che non lambisce il mare.
Poi abbiamo incominciato a viaggiare.
Dove ci siamo incontrati
Anima?
In che piazza di
città, in che prato,
in riva a che torrente?
E ora sei qui, da sempre
simile al vento,ai fiori,ai vulcani.
Alle origini.
 

mercoledì 4 maggio 2011

algun dia………dario jaramillo agudelo

 

Annemarie-Peter-Jaumann-Magnolia-Liliflora-148080

Algún día te escribiré un poema que no mencione el aire ni la noche;
un poema que omita los nombres de las flores,
que no tenga jazmines o magnolias.
Algún día te escribiré un poema sin pájaros ni fuentes,
un poema que eluda el mar
y que no mire a las estrellas.
Algún día te escribiré un poema que se limite a pasar los dedos por tu piel
y que convierta en palabras tu mirada.
Sin comparaciones, sin metáforas,
algún día escribiré un poema que huela a ti,
un poema con el ritmo de tus pulsaciones,
con la intensidad estrujada de tu abrazo.
Algún día te escribiré un poema, el canto de mi dicha.

Annemarie-Peter-Jaumann-Magnolia-Liliflora-148080

Un giorno scriverò una poesia che non rammenti l’aria né la notte;
una poesia che ometta i nomi dei fiori,
dove non ci siano né gelsomini né magnolie.
Un giorno scriverò una poesia senza uccelli né fontane,
una poesia che eviti il mare
e che non guardi le stelle.
Un giorno ti scriverò una poesia che si limiti a passare le dita sulla tua pelle
e che trasformi in parole il tuo sguardo.
Senza similitudini, senza metafore,
un giorno scriverò una poesia che profumi di te,
una poesia con il ritmo dei tuoi battiti,
con l’intensità struggente del tuo abbraccio.
Un giorno ti scriverò una poesia, il canto della mia gioia.

lunedì 2 maggio 2011

le 4 coppe

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Quando nacqui trovai una coppa, la bevvi e, in fondo,
trovai una perla:la giovinezza.
La giovinezza mi offrì una coppa scintillante, la bevvi e, in fondo, trovai un rubino: l’amore.
L’amore mi offrì una coppa stupenda, la bevvi e, in fondo,
trovai un diamante: il dolore.
Anche il dolore mi porse la sua coppa, disperato,
la bevvi fino all’ultima goccia.
Oh, gioia suprema! In fondo, trovai Dio!

ho trovato questa considerazione nel web e la trovo molto vicino alla realtà…e voi?

Perché quasi sempre troviamo Dio nel Dolore?

Perché Lo cerchiamo soltanto nella sofferenza; nella gioia invece ci dimentichiamo di Lui, non lo facciamo partecipare alla nostra felicità che preferiamo condividere con tutti tranne che con Lui, mentre nessuno vuol condividere con noi il nostro dolore, restiamo soli, allora ci ricordiamo che Dio esiste ...per chiederGli l'impossibile o incolparLo del naturale.

domenica 1 maggio 2011

dalla cassapanca parole che arrivano dall’antica grecia ma che oggi andrebbero profondamente meditate…..

anche questa volta dalla cassapanca esce “l’antichità”… 
“una lezione” che risale a “qualche tempo fa” i cui autori si chiamano tucidide e pericle….

tucidide…(atene – 460/397 a.c.)… generale e storico greco…fervente sostenitore di pericle

pericle…(atene – 495/429 a.c.) teorico e realizzatore della democrazia in Atene. Non a caso il termine stesso di democrazia è comparso per la prima volta nell'età che da Pericle ha preso il nome.

per continuare a leggere….
http://vorreiraccontartiunastoria.blogspot.com/

 

1°MAGGIO 2011

M182[6]
qualcuno vuole cambiare il primo articolo della nostra costituzione..
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro……
oggi è il 1° maggio….è la Festa dei Lavoratori ma io voglio…paradossalmente… rivolgermi ai bambini…con tre testi dedicati a loro …con l’augurio che possano ricostruire in modo migliore il mondo che stiamo facendo di tutto per distruggere..
”speranza per un bambino” e “se ti dicono….” di marcello bernardi..
”il libertario intollerante” come amava definirsi è stato per molti anni il pediatra più famoso e conosciuto d’italia (di lui vi parlerò in maniera più ampia quando toglierò i miei ricordi dalla cassapanca)
e
”bambini oggi..uomini domani” di georgia douglas johnson
nata in georgia ad atalanta nel 1886… la sua vita è l’esempio delle difficoltà incontrate dalle scrittrici afroamericane nella prima metà del secolo


speranza per un bambino
Che egli sia diverso da noi.
Che non abbia genitori né figli né famiglia né maestri né discepoli né casa né rifugio.
Che non incontri Conquistatori né Condottieri e neppure Santi.
Che non conosca Legge né Ordine né Patria né Religione.
Che non abbia ricchezza né povertà né successo
e che non provi mai l'amarezza della vittoria
né il rancore della sconfitta
e nemmeno l'illusione della pace.
Che tutti gli uomini siano per lui padre e madre e figlio.
Che la mente sia il suo maestro ed egli stesso il suo discepolo.
Che il cielo e la terra siano per lui casa e patria e chiesa.
Che il suo ordine sia la fermezza e la benevolenza la sua legge.
Che l'immaginazione e il coraggio siano la sua ricchezza e il suo potere.
Che non lasci cadere mai la sua spada e che la lotta sia per lui vittoria e sconfitta.
Che la gioia dell'attimo presente sia per lui vita e morte.
Che egli non sia come noi e che possa credere, almeno lui, in un mondo nuovo.


Se ti dicono sempre che sei BRAVO,
sta in guardia qualcuno cercherà di sfruttarti
Se ti dicono sempre che sei INTELLIGENTE,
sta in guardia qualcuno cercherà di eliminarti
Se ti dicono sempre che sei OBBEDIENTE,
sta in guardia qualcuno cercherà di farti schiavo
Se ti dicono sempre che sei BUONO,
sta in guardia qualcuno cercherà di opprimerti
Ma se ti dicono STUDIA, non temere:
tu potrai fare un mondo senza scuole
se ti dicono TACI, non temere:
tu potrai fare un mondo senza bavagli
se ti dicono OBBEDISCI, non temere:
tu potrai fare un mondo senza padroni
se ti dicono CHIEDI PERDONO, non temere:
tu potrai fare un mondo senza inferni
Non credere a chi ti comanda,
a chi ti punisce,
a chi ti ammaestra,
a chi ti insulta,
a chi ti deride,
a chi ti lusinga,
a chi ti inganna,
a chi ti disprezza
essi non sanno che tu sei ancora un UOMO LIBERO



Bambini oggi - domani - uomini!
Poche lune e pochi soli ancora e poi ,
con lunghe membra flessuose essi stanno,
tutti gli uomini della nostra patria!
Mostrate loro la dignità del lavoro;
date loro il tocco materno della terra;
insegnate loro l'abilità dello strumento
e anche gli enigmi della scuola.
Perché favori e ricchezza si dissolvono
in un solo giorno col cipiglio della fortuna;
ma i padroni di un mestiere sono liberi
di assicurarsi un nuovo destino.
Dov'è l'uomo che osa disprezzare
l'uomo onesto nato per lavorare?
Perché il lavoro ha i suoi rudi dignitari
che onorano la veste che indossa!


BUON 1° MAGGIO 2011



giovedì 28 aprile 2011

ci sono persone….

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treno nella neve – claude monet

Ci sono persone che nella nostra vita sono soltanto di passaggio.
Fiume sul suo letto, o mare che nelle onde nasce, e muore; il secondo gradino che serve, soltanto, per arrivare al primo.

Come i viaggiatori alla stazione che attendono, e quel treno arriverà forse in ritardo, o forse puntuale chi lo sa.
Prima o poi arriverà; non credo al mai.


Ecco, queste persone sono treni che passano, e prima o poi arrivano, ti sfiorano e forse t’investono lasciandoti i pezzi di ciò che eri. E liberandoti un posto nello scompartimento per ciò che sarai.
Tu, clandestino, non metterti davanti al treno, non cercare di fermarlo, e neppure, forse, forzati troppo per prenderlo. Clandestino, tutto sta nel dirsi bene, l’ho perso. Oppure bene, l’ho preso e, ovunque mi abbia portato, ho viaggiato dove volevo. Prima o terza classe, amico mio, non importa.
Ci sono persone nella nostra vita, come le lucciole; in grado di accendersi e plasmarci, è un attimo, un soffio di vento, e la luce si spenge ché non era niente; si, non era niente. Passa.
Ci sono persone, nella nostra vita, come gli alberi, e tu dal finestrino del treno t’affacci ogni volta che vuoi sapendo che potrai vederle, salutarle, sempre piantate lì, al medesimo posto, anche se il tempo potrà cambiare e divenire bello o brutto, non importa. Gli alberi quei sugheri ardentiardesi saranno piantati lì, e sicuri di te, e di loro.
Ci sono persone, nella nostra vita, in grado di cambiarla, portatori partorienti tali di energia che soltanto in positivo, potranno fecondarti.
Ci sono persone, nella nostra vita, c’è una persona nella nostra vita; solo una ci sarà così. E ti dirà le stesse cose con parolepelle; perlediparole diverse. Clandestino mio; tu ragazza, sarai in grado d’interpretarle?
Non si annuncia, non si chiede perché tu sei Poeta, perché lei è.
Solo, sa che è, solo, sa che c’è, e che tu ci sei. Solo, per lei.
E tra fango e terra qual è la differenza?E il treno corre fangofangofango terraterraterra e capisci che è stato l’unico viaggio, quello nella tua vita, in cui davvero sei stato te stesso.

Allora saprai ciò che volevi sapere.
Comprenderai che ogni cosa è tutto ed il contrario di tutto
E non oserai, no, domandare altro.


Giovanna Mulas, estratto da Delle Trascorse Stagioni, romanzo

lunedì 25 aprile 2011

25 aprile 2011

mi piace ricordare il 25 aprile 1945 in modo inconsueto…
nessuno scritto..
ma una litografia di aligi sassu

LITOGRAFIA
la liberazione: 25 aprile – aligi sassu
Su un fondo variegato di blu, due figure femminili colorate di rosa, sulla sinistra in primo piano, sono protese in avanti col pugno sinistro levato, dietro un cavallo con la criniera al vento. In alto, al di sopra di questo gruppo, tre bianche colombe si librano in volo con le ali spiegate.
E' noto l'impegno politico giovanile di Aligi Sassu contro la dittatura fascista. Arrestato nel 1937 insieme ad altri artisti suoi compagni, Franchina, Grosso, Joppolo, Migneco e Birolli, per sovversione contro lo stato, fu condannato a dieci anni di reclusione, ma il 27 luglio del 1938 ottenne la grazia dal re su richiesta di suo padre Antonio. Negli anni seguenti, benché concentrato sul proprio lavoro artistico, la passione politico-civile di Sassu non venne mai meno, come dimostra anche questa litografia del '75, incentrata sul tema della pace allora minacciata dalle tensioni della guerra fredda e dal pericolo di un devastante conflitto atomico.
La litografia fu eseguita per conto dei 347 Comuni della Provincia di Como, ognuno dei quali ne ricevette una copia, il che spiega l'alto numero della sua tiratura. Questo esemplare appartiene al gruppo delle prove d'artista stampate al di fuori di tale tiratura.
Ci troviamo di fronte a una rappresentazione allegorica dello spirito del 25 aprile 1945 e della Liberazione, quando la caduta del fascismo accendeva le speranze di pace e le aspirazioni di libertà di milioni di italiani appena usciti dalla tragedia della guerra. Le colombe bianche della pace emergono da un fondo blu cupo. Il cavallo, uno soggetti preferiti da Sassu, simbolo di libertà e di vita, ne accompagna il corso, mentre le due donne, in primo piano con il braccio proteso in avanti, impersonano la speranza, come sottolinea il rosa delle loro figure. Un mosso e trascinante corteo di vittoria e di pace, insomma, dove il colore ha valenza simbolica. Il tema della vita, della pace e della speranza è del resto ulteriormente evidenziato dal vorticoso moto diagonale ascendente dell'intera composizione.
e una versione particolare di “fischia il vento”
suonata da giorgio gaslini
una versione particolare di ..."fischia il vento" una celebre canzone popolare, il cui testo fu scritto nel settembre 1943, ovvero quando iniziò la resistenza, da Felice Cascione (2 maggio 1918 - 27 gennaio 1944) per incitare il movimento partigiano. La musica è quella della canzone russa Katyusha. Con Bella ciao, è una delle più famose canzoni che commemorano la resistenza.

 
al pianoforte giorgio gaslini



Fischia il vento, urla la bufera
scarpe rotte eppur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir.
Ogni contrada è patria del ribelle
ogni donna a lui dona il sospir
nella notte lo guidano le stelle
forte il cuore e il braccio nel colpir.
Se ci coglie la crudele morte
dura vendetta sarà del partigian
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor.
Cessa il vento calma è la bufera
torna a casa il fiero partigian
sventolando la rossa sua bandiera
vittoriosi, alfin liberi siam.

domenica 24 aprile 2011

buona pasqua

first rays_roberto carli[3]

Siediti ai bordi dell'aurora, per te sorgera' il sole.
Siediti ai bordi della notte, per te brilleranno le stelle.
Siediti ai bordi del torrente, per te cantera', l'usignolo.
Siediti ai bordi del silenzio, Dio ti parlera'.

BUONA PASQUA!!!!!!!!!

giovedì 24 marzo 2011

un brano di latino dalla cassapanca

in una cassapanca si può trovare di tutto…
nella mia..che è rimasta chiusa per tanto tempo..ci sono ritagli di giornale..le pagine ingiallite dei libri più cari…ci sono pensieri..ci sono ricordi

ultimamente ci ho ritrovate della pagine di un mio vecchio libro di latino…e sono ritornata sui banchi di scuola…
io ho avuto la fortuna di avere avuto un professore di italiano e latino che non potrò mai dimenticare per la sua umanità..per la sua simpatia…e per ciò che mi ha trasmesso con il suo grande amore per la cultura….

per continuare a leggere……….qui

martedì 22 marzo 2011

…il diritto ad essere liberi…………..erri de luca

e ancora uno scritto di erri de luca……autore che io amo molto

sbarchi

Sulla vasta sponda del Mediterraneo del Sud si è mossa la nuova gioventù, fresca maggioranza del mondo a scuotere l'anzianità incallita al potere. Ne pretende le irrevocabili dimissioni. Si è fatta ammazzare per il diritto di essere libera. Un'ondata di questa gioventù ricade sulle nostre sponde. E' tutta coetanea di se stessa, è schiuma alzata dalla rivolta quando è mareggiata e scavalca dighe e moli.
Lampedusa riapre la sua porta del Sud, sbarrata dopo la trovata fuorilegge dei respingimenti in mare. L'isola in entroterra ha un deposito di imbarcazioni accatastate. Sono le carcasse dei barconi da viaggio, l'ultimo contenitore dei dadi della vita giocata testa o croce. Sono reliquie delle migrazioni, il museo unico al mondo che l'isola non sa di possedere.
Non sono clandestini, la rivolta dalla quale si staccano ha dato a tutti loro un riconoscimento politico. In verità non esistono i clandestini, sono un'invenzione della paura, un'allucinazione del potere. Sono naufraghi da tirannie al collasso, spaesati dalla forza della necessità. Sono i coraggiosi sulle rotte sommarie indicate dall'ultima stella del Carro. Sono i semi gettati lontano dall'albero avvolto dalle fiamme. Cercano terraferma. Vengono dal mare, il solo confine legittimo, autorizzato dalla geografia. Non sono clandestini, non appartengono a un clan. Sono destini, affidati a onde e sponde.

ambiens………….erri de luca

tsunami

L’immenso oceano Pacifico ha reagito alla scossa come uno stagno colpito da un sasso. Le ondate si sono irradiate a catapulta contro ogni sponda, fino al Polo Sud. Succede alla terra quello che succede al cuore sotto la pressione improvvisa di un dolore o di una felicità: scatena nel sangue l’onda di piena fino ai capillari, da lì rimbalza e torna indietro. La terra è un cuore che ha sobbalzi, scosse. La superficie che abitiamo appartiene a un organo vivente, non a materia inerte.
Si sono viste terre, campi, edifici cancellati dalla schiacciante muraglia di oceano lanciato a 700 chilometri all’ora. Per una volta in più si è saputo che la natura è, alla latina, AMBIENS, cosa che circonda, che può scavalcare qualunque sbarramento e diga. L’energia atomica s’impiega con la presunzione di poterla controllare: sotto la scossa, pure ben prevista, ha fatto saltare il coperchio della sua pentola carica. Il Giappone rasenta la terza devastazione atomica.
Nella devastazione emerge la compostezza e la tenuta civile di un popolo abituato a fidarsi delle sue istituzioni. Nelle condizioni di pericolo un apparato statale si dimostra efficace o superfluo.
Capitasse da noi, sismici come loro ma sotto custodia di protettori civili dei fattacci e sotto autorità senili, imbellettate e in fregola, sperimenteremmo il solo soccorso dell’anarchia.

sabato 19 marzo 2011

Alle amiche di ieri….e di oggi

Quando ero bambina pensavo che l'amica fosse una sola:
l'amica del cuore!
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Crescendo ho capito che si da il meglio di sè in tante amiche....
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Di una hai bisogno quando hai problemi sentimentali.
Di un'altra.. quando hai problemi con la tua mamma.
Di un'altra ancora… per fare shopping, scherzare, ridere insieme...
Ad un'altra parlerai dei tuoi figli e delle tue attività
Un'amica ti dirà "piangeremo insieme"
Un'altra "litigheremo insieme"
Un'altra "andiamo tutte insieme"....
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Un'amica saprà dei tuoi bisogni spirituali,
un'altra del tuo debole per le scarpe,
un'altra della tua passione per il cinema,
un'altra sarà con te quando ti sentirai confusa,
un'altra ancora ti aiuterà a chiarirti le idee.
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Forse per qualcuna tutte queste personalità sono concentrate in un'unica donna…
per altre sono diverse:
Una della quinta elementare,
Una delle superiori,
Un'altra ancora dell'università,
Un'altra di un lavoro precedente,
altre volte è la tua mamma,
la tua vicina,
o tua sorella,
o forse tua figlia..
E non importa se è stata un’amica per 20 minuti o per 20 anni…
a tutte le donne che hanno un posto nel mio cuore e/o hanno lasciato un segno nella mia vita ….
grazie!!!

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Le amiche sono come il reggiseno:
vicine al cuore e sempre pronte a
sostenerti!!!!

lunedì 17 gennaio 2011

opportunità lavorativa

un amico mi ha chiesto di “pubblicizzare” al massimo questa comunicazione siccome sono convinta che possa essere una concreta opportunità di lavoro
intanto la posto qui ….se pensate che possa interessare …..copiatela e postatela anche da voi…grazie

Se ti interessa aprire un CAF (Centro assistenza Fiscale) nella tua zona
l’Associazione Peoples A.C.E (
http://www.peoplesace.org/)
te ne dà la possibilità

la nostra società si occupa di:
-CAF
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Se pensi che possa diventare il tuo lavoro interpellaci

I nostri numeri sono tel 0575.67698 cell 3473465115
e-mail:
info@italservizi.eu

Chiamiamo noi se cortesemente lasciate i vostri recapiti
Cordiali saluti
Santi Turcheria

sabato 1 gennaio 2011

buon anno

Happy newyear

Non ti auguro un dono qualsiasi.
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.

buon anno